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Prima Riunione dell’Employment Working Group

Due in particolare le priorità affrontate: la parità di genere nel mondo del lavoro e il tema della protezione sociale.

24 Febbraio 2021

Prima Riunione dell’Employment Working Group

Si è tenuta, dal 15 al 17 febbraio 2021, la prima riunione dell’Employment Working Group del G20 sotto la Presidenza Italiana. L’evento, ospitato nella sala Monumentale di Palazzo Chigi, ha visto la partecipazione, in videoconferenza, dei delegati dei membri del G20, nonché dei rappresentanti di organizzazioni regionali.

La sessione è stata presieduta dal Cons. Carmelo Barbarello, Consigliere Diplomatico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinatore delle attività del gruppo. La tre-giorni di lavoro ha dato modo ai partecipanti di confrontarsi sulle prime due priorità proposte dall’Italia: la parità di genere nel mondo del lavoro, con l’impegno del G20 a favorire una maggiore partecipazione delle donne alla forza lavoro ed una loro effettiva inclusione nella vita economica dei paesi del Gruppo; e il tema della protezione sociale, dedicando particolare attenzione alla necessità di adattare i sistemi nazionali alle sfide dettate dai cambiamenti in atto nell’economia globale e nelle nostre società.

La Presidenza Italiana si è avvalsa anche del contributo e delle analisi condotte dalle Organizzazioni Internazionali che si occupano delle materie trattate: l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il Gruppo Banca Mondiale (WBG) l’Associazione Internazionale di Sicurezza Sociale (ISSA). Alla presentazione dei suddetti organismi si è affiancata anche quella del Centro per l’Imprenditorialità delle Economie del G20, costituito durante la presidenza cinese del 2016 per svolgere ricerche sul tema. Nel corso dei lavori sono state acquisite anche le posizioni dei rappresentanti delle parti sociali e della società civile quali il Labour20, Business20, Youth20 e Women20

Dallo scambio di buone pratiche e dal confronto sulle politiche nazionali adottate sui due temi, è emersa chiara l’importanza di favorire un’azione coordinata per contrastare l’acuirsi delle disuguaglianze nel mercato del lavoro causato dalla pandemia. In particolare, sarà fondamentale l’adozione di un approccio olistico alle questioni legate alla parità di genere, accompagnando alle misure volte a incrementare la partecipazione femminile alla forza lavoro altre azioni mirate. Fra queste, quelle in grado di promuovere una migliore qualità dell’impiego femminle, una effettiva parità remunerativa a parità di lavoro, una riduzione dei gap del livello salariale, una maggiore presenza femminile ai livelli di vertice e un’equa ridistribuzione del lavoro domestico tra uomini e donne.

I delegati hanno inoltre riconosciuto come alcune categorie di lavoratori risultino più danneggiate rispetto ad altre dalla attuale crisi e di come sia necessario rafforzare gli attuali sistemi di protezione sociale affinché questi non siano solo in grado di colmare i divari socio-economici che la pandemia ha contribuito ad accentuare, ma possano anche favorire le transizioni in atto nel mercato del lavoro ed assicurare una ripresa economica sostenibile ed inclusiva.