A Roma, un percorso educativo per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
23 Aprile 2021
Prenderà forma nel cuore della Capitale il progetto del Green Garden G20. Grazie alla collaborazione tra FAO, Comune di Roma, Regione Lazio e Parco dell’Appia Antica, nascerà un originale percorso educativo e informativo di forte impatto in una delle aree verdi più importanti della città.
Fra giugno e ottobre all’interno del meraviglioso Parco della Caffarella, si animerà il progetto incentrato sulla difesa della biodiversità e sul raggiungimento effettivo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite, che solo l’impegno dei governi e la partecipazione attiva dei cittadini possono rendere possibile.
La Valle della Caffarella, fiore all’occhiello del Parco Regionale dell’Appia Antica, è un ampio spazio naturale di grande importanza ambientale, storica e culturale. La tradizione e la memoria fanno presumere che in questo luogo sorgesse anticamente un bosco sacro collegato al vicino tempio di Cerere e Faustina e al Ninfeo di Egeria, all’interno del più ampio Pago Triopio di Erode Attico.
Una stele in pietra di peperino recherá il testo della Lex spoletina, un documento epigrafico scritto in latino arcaico risalente agli ultimi decenni del III secolo a.C. che rappresenta una delle più antiche e importanti testimonianze di norme per l’utilizzo dei boschi considerati sacri. Di fatto, la prima legge esistente per la protezione e la tutela dei boschi. Il percorso potrà così assumere il significato di una naturale prosecuzione della tradizione secolare del bosco, in un immenso spazio verde collegato al cuore antico della città di Roma.
Il Green Garden G20 sarà aperto da giugno, in concomitanza con l’incontro di U20 (Urban20), l’engagement group che impegna importanti città di tutto il mondo a partire proprio da Roma e Milano.
Nel corso dei mesi si animeranno nel parco diverse iniziative nel quadro della programmazione della presidenza italiana del G20, fino a giungere al momento della messa a dimora dei nuovi alberi, in ottobre, quando sarà avviato anche il percorso didattico dedicato alle scuole sull’Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
In questo museo a cielo aperto, il bosco, o lucus, permetterà ai visitatori, alle famiglie e in particolare agli studenti di tutte le scuole interessate di comprendere sempre di più l’importanza di costruire insieme un futuro sostenibile, mostrando concretamente come ciascuno di noi può agire.
Nelle parole del Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, “Il G20 Green Garden sarà un’eredità tangibile e un contributo al benessere educativo e ambientale dei giovani, delle famiglie e dei cittadini di Roma”.
Ad impreziosire la collocazione del Green Garden G20, lo spazio iconico della Chiesa di Sant’Urbano posta all’ingresso del Parco. L’edificio originario era un tempio presumibilmente eretto in onore di Cerere, dea dell’agricoltura, e Faustina, moglie dell’Imperatore romano Antonino Pio. La struttura fu modificata e consacrata come chiesa nel X secolo. Il nome Urbano, dal latino Urbanus, ossia “abitante della città”.
E sarà proprio lo spazio antistante la chiesa ad ospitare un albero iconico, simbolo dei valori e degli obiettivi che devono unire la comunità internazionale e i paesi a partire dalla tutela della biodiversitá.
L’impegno che il percorso del Green Garden G20 si propone di esprimere trova proprio la sua migliore sintesi nelle sapienti parole di Cicerone: “Serit arbores, quae alteri saeclo prosint”. Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo.