A gennaio 2021, il G20 ha istituito un Panel di Alto Livello per il finanziamento dei beni comuni globali per la preparazione e la risposta alle crisi pandemiche. Senza un adeguato sistema di finanziamento, il mondo potrebbe non essere in grado di affrontare minacce sanitarie future.
15 Maggio 2021
La pandemia da COVID-19 è una crisi sanitaria globale, con un impatto senza precedenti in termini di perdita di vite umane e con pesanti conseguenze socio-economiche. La crisi ha fatto emergere la necessità di ripensare il tema degli investimenti in preparedness, sorveglianza e risposta alle pandemie. L’approccio a questi temi da parte della comunità internazionale non può essere caratterizzato dall’eventualità di una nuova crisi sanitaria, bensì deve basarsi sul fatto che nuove minacce si presenteranno inevitabilmente in futuro.
Nonostante il grande sforzo che la comunità internazionale sta realizzando per garantire un’ampia distribuzione dei vaccini, trovare terapie di cura efficaci e rafforzare le reti di sorveglianza sulle malattie, mancano ancora meccanismi in grado di garantire la sicurezza sanitaria globale nel lungo periodo.
Senza un sistema di finanziamento adeguato, sarà impossibile sviluppare un approccio globale coordinato per gestire future epidemie. A fronte di tale esigenza, nel gennaio 2021, i membri il G20 ha deciso di istituire un Panel di Alto Livello per il finanziamento dei beni comuni globali per la preparazione e la risposta alle crisi pandemiche (High Level Independent Panel – HLIP – on financing the global commons for pandemic preparedness and response).
Il Panel, proposto dalla Presidenza italiana del G20, è stato incaricato di effettuare una valutazione degli attuali sistemi di finanziamento dei sistemi di risposta e prevenzione delle pandemie, per proporre soluzioni di sostenibilità di lungo periodo.
In particolare, i membri del Panel sono al lavoro per identificare soluzioni per colmare le carenze nei sistemi di finanziamento in modo sistematico, attraverso un bilanciamento tra le risposte del settore pubblico, di quello privato, del mondo della filantropia e delle organizzazioni finanziarie internazionali.
Il Panel è co-presieduto da Ngozi Okonjo-Iweala, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, Tharman Shanmugaratnam, ex Vice Primo Ministro ed ex Ministro delle Finanze di Singapore e Lawrence Summers, ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti. I lavori del Panel si sviluppano partendo dalla valutazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle lacune nella prevenzione delle pandemie e sulle iniziative internazionali volte a migliorare la preparazione e la risposta globale in corso.
In questi primi mesi di lavoro, i membri del Panel si sono incontrati con regolarità, interagendo con le organizzazioni Internazionali e con una serie di stakeholder provenienti dal mondo delle Organizzazioni non governative, agenzie per lo sviluppo economico, università, mondo della filantropia e con attori chiave del settore privato.
Il 7 aprile 2021, in occasione della seconda riunione ministeriale dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20 sotto la Presidenza italiana, il Panel ha presentato un primo documento sull’avanzamento dei lavori (Progress Note). Partendo dal presupposto che la diffusione dei virus non ha confini, il documento evidenzia che un sistema efficiente di finanziamento delle attività di prevenzione e preparazione alle pandemie deve essere innanzitutto riconosciuto dalla comunità internazionale come bene pubblico globale. In questo senso, garantirne un accesso globale è una necessità sia scientifica, sia economica, per non lasciare nessuno escluso.
Ad oggi, il finanziamento di tale sistema di prevenzione è stato inadeguato e frammentato, caratterizzato da contributi sporadici. Esiste ora una concreta opportunità di cambiamento, per rafforzare i sistemi di finanziamento e trasformare la capacità di prevenzione e risposta alle pandemie. Per fare questo, è tuttavia necessario garantire che il finanziamento sia continuo e garantito anche in ‘tempi di pace’, oltre alla reattività nel mobilitare risorse laddove l’insorgere di una nuova pandemia lo renda necessario.
I membri del Panel hanno inoltre riconosciuto l’importanza di avere sistemi sanitari nazionali efficienti e inclusivi, in particolar modo per paesi a basso reddito e per quelli a redito medio-basso. Rafforzare i sistemi sanitari nazionali, oltre a preparare meglio la risposta a future pandemie, garantirebbe un migliore servizio sia per contrastare il diffondersi di altre malattie infettive, sia per la salute generale della popolazione nel lungo periodo.
Se da un lato, un efficace sistema di finanziamento dei beni globali è fondamentale per garantire il sostentamento di un sistema di preparazione e risposta alle pandemie, è necessario assicurare una governance globale capace di creare un sistema in cui sia possibile far leva sui contributi dei diversi attori in gioco e garantire logica e coerenza nell’utilizzo dei fondi.
Il Panel proseguirà il suo lavoro nei prossimi mesi, per arrivare alla riunione dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20 di luglio con un rapporto finale. A quel punto, una task force, composta da esperti provenienti dai ministeri delle finanze e della salute, con il supporto dell’OMS, dell’OCSE e di altre organizzazioni internazionali rilevanti, avrà in compito di valutare il rapporto e le raccomandazioni del Panel per giungere ad un documento da presentare, insieme a quello del Panel, per adozione da parte dei Ministri delle Finanze e Salute durante la Ministeriale G20 congiunta prevista il prossimo ottobre.
L’attività proseguirà inoltre in parallelo con altre iniziative Internazionali a contrasto della pandemia, prima fra queste il Global Health Summit in programma a Roma il 21 maggio 2021.
È possibile consultare le attività del Panel, la documentazione di riferimento e seguire l’avanzamento dei lavori sul sito internet dedicato all’iniziativa.