Agli incontri parteciperanno esperti, studiosi e operatori di tutto il mondo dai quali si raccoglieranno proposte in vista della ministeriale Cultura del 29 e 30 luglio.
8 Aprile 2021
La lotta al traffico illecito delle opere d’arte, gli effetti dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale, le industrie creative e la rivoluzione digitale, l’interazione fra cultura, formazione ed educazione sono i temi al centro del prossimo G20 Cultura di fine luglio che il Ministero guidato da Dario Franceschini inizierà ad affrontare già da questa settimana in un ciclo di conferenze internazionali.
Agli incontri parteciperanno esperti, studiosi e operatori di tutto il mondo dai quali si raccoglieranno proposte e riflessioni che alimenteranno la discussione nella ministeriale Cultura del 29 e 30 luglio.
Le tematiche culturali sono una peculiarità della Presidenza italiana che le ha volute inserire tra i pilastri fondamentali su cui costruire una solida ripartenza. La scelta di prevedere una riunione ministeriale dedicata conferma inoltre la linea avviata nel 2017 quando, a Firenze, si è tenuto il primo G7 Cultura la cui dichiarazione finale ribadiva l’impegno degli Stati a prevedere all’interno dei grandi summit internazionali riunioni dei Ministri della Cultura e delle organizzazioni internazionali.
I webinar inizieranno il 9 aprile (12-16 CEST) con il primo incontro “Protection of cultural heritage and illicit trafficking. The Future will give Us back our Past” che affronterà le politiche per la salvaguardia e la protezione del patrimonio culturale nelle zone belliche e a seguito di calamità naturali, con un focus sul contrasto al traffico illecito dei beni culturali.
Il 12 aprile (12-17 CEST) sarà la volta dei temi ambientali, con il webinar “Addressing the Climate crisis through Culture – Preserving Cultural Heritage, Supporting the Green Transition”, che analizzerà gli impatti del cambiamento climatico sul patrimonio culturale e le misure da intraprendere per la sua protezione e conservazione e valorizzerà il ruolo chiave della cultura per la “transizione verde”, anche in vista della Pre-COP 26 a Milano e della COP 26 a Glasgow.
Infine, il 13 aprile (12-16.40 CEST), il webinar “Building Capacity through Training and Education – Human Capital, the Driver of Culture-led Regeneration” si concentrerà sulla necessità di promuovere azioni di educazione e formazione dirette alle comunità e alle giovani generazioni per migliorare la consapevolezza sui valori del patrimonio culturale e della cultura.
L’obiettivo di queste iniziative è di lanciare un messaggio fondamentale: la cultura ha un potere trasformativo. Può svolgere un ruolo chiave per la rigenerazione delle nostre economie e delle nostre società, gravemente colpite dalla pandemia. Può promuovere cambiamenti nei comportamenti e nelle abitudini, essenziali per affrontare la sfida del cambiamento climatico.
La cultura può quindi contribuire ad una nuova valorizzazione dei territori, grazie all’apporto offerto dalle industrie creative ed alla fruizione digitale del patrimonio culturale. In definitiva può svolgere un ruolo centrale nella fase di rilancio post-pandemico.
Il programma degli eventi e le informazioni sui relatori che parteciperanno ai lavori sono disponibili al seguente link: www.beniculturali.it/g20webinar.
I 3 webinar saranno visibili in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura.