Prima riunione del l'Engagement Group che riunisce la società civile globale. Discusse le priorità politiche da sottoporre al G20 e avviato il confronto con le istituzioni.
29 Gennaio 2021
Tre giorni online, più di 200 partecipanti da tutto il mondo presenti ai diversi appuntamenti: si è concluso ieri il Kick-off Meeting del C20 (Civil 20), l’Engagement Group del G20 che riunisce la società civile globale. Dalle isole Fiji all’America e dalla Cina all’Europa, segno di un sempre maggiore interesse a prendere voce sulle politiche economiche, ambientali e sociali che riguardano tutte e tutti.
I rappresentanti della società civile hanno discusso le priorità politiche da sottoporre al G20 e hanno avviato il confronto con le istituzioni. Il primo dialogo si è svolto con il Min. Plen. Leonardo Bencini, in rappresentanza del MAECI, per un dibattito generale sulle priorità italiane e il ruolo del G20. A seguire tre approfondimenti tematici. Il primo dedicato al ruolo del G20 sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’Agenda 2030, che ha visto la partecipazione del Min. Plen. Marco Ricci (Chair del G20 Development Working Group), di Francesco Rampa (Ufficio Sherpa G20) e Federico Bonaglia (OECD). Nel secondo panel si è discusso di impegni contro il cambiamento climatico, della trasformazione energetica e della tutela della biodiversità, con la partecipazione del Cons. Dipl. Marco Rusconi (MATTM), del Cons. Nicola Bazzani (MAECI) e di Ottavio Di Bella, Benedetta Dell’Anno e Federica Fricano del MATTM. Infine, una tavola rotonda sull’agenda finanziaria del G20 con Gelsomina Vigliotti (MEF) e i due co-chair del gruppo di lavoro G20 sull’architettura finanziaria internazionale Byungsik Jung (Corea del Sud) e Christophe Bories (Francia).
I lavori hanno evidenziato da più parti il momento difficile e complesso che sta vivendo il pianeta, per questo è necessario avere una sede efficace per coordinare gli impegni e la solidarietà necessaria. Il G20 può giocare un ruolo fondamentale per rafforzare la dimensione multilaterale e l’Italia ha una responsabilità notevole quest’anno, con la presidenza del G20 e la partnership con il Regno Unito nella COP 26, dedicata a verificare gli impegni per l’applicazione dell’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico.
La società civile internazionale chiede al G20 di mettere la propria forza economica a disposizione dei processi multilaterali che promuovono la tutela dei diritti per tutte e tutti a cominciare dalle comunità più vulnerabili.
Il C20 pone in agenda obiettivi ambiziosi: cancellazione del debito, riforme economiche sistemiche e strumenti per finanziare una ripresa giusta, reali impegni per eliminare i combustibili fossili, garantire che il vaccino Covid-19 sia un bene pubblico globale, aumentare gli investimenti pubblici nella costruzione di sistemi sanitari più forti e resilienti; porre attenzione in ogni ambito al rispetto dei diritti umani; rafforzare l’avanzamento dell’Agenda 2030 per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Tutti temi che devono tenere conto di questioni trasversali come quella di genere: il C20 chiede al G20 di mantenere in cima all’agenda l’emancipazione, la leadership e i contributi di donne e ragazze nelle politiche future, ma anche di agire sugli impegni già presi per eliminare ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione, agire contro la violenza di genere e colmare il gender gap in tutti gli ambiti. Dal punto di vista finanziario è necessario creare le condizioni perché i paesi a basso e medio reddito possano aumentare il loro spazio fiscale, cioè la capacità di spesa per proteggere le persone, rilanciare e trasformare l’economia e realizzare l’Agenda 2030. Il G20 può dare un contributo determinante per la promozione di riforme sistemiche della finanza globale e per la definizione di strumenti finanziari innovativi per una giusta transizione verso una economia realmente sostenibile. Perché tutto ciò sia possibile è necessario rafforzare la partecipazione democratica al processo del G20, così che ne siano coinvolte le comunità e i gruppi sociali principalmente interessati dalle sfide dello sviluppo a cui il G20 intende rispondere.